mercoledì 2 marzo 2016

Togli un medico di torno


Oggi basta una ricerca, più o meno approfondita, su internet o sull'oracolo Wikipedia, e possiamo snocciolare termini tecnici degni di un primario e diagnosticare le più improbabili e mortali malattie che rispecchiano la lista di sintomi che annotiamo da tempo immemore.
Un dottore esperto potrebbe dirti semplicemente che quella malattia incurabile è rara, che non rispecchia in nessun modo il tuo quadro clinico, ma tu, previdente, hai già richiesto i preventivi ad almeno tre pompe funebri.
Certo è, che dopo l'ultima riforma del governo in fatto di sanità, il popolo italiano sarà diviso tra chi è ormai esperto nell'autodiagnosi ( e auto-estrema-unzione :)) e chi invece, poverini, saranno persi perchè sempre fedeli al medico e all'ospedale.

Ormai la sanità e le figure professionali sono state denigrate dagli scandali, dalle mazzette ai favoritismi, dalla casta ai casi di morti inspiegabili. Secondo lo Stato, il sistema sanitario nazionale è complice del depauperamento delle casse statali. Purtroppo, non sarà ridurre gli esami gratuiti o cacciare pazienti ricoverati dopo due giorni, ma dovrebbe essere riformato sia il sistema stesso che la mentalità dei pazienti italiani, divoratori di esami e intasatori di pronto soccorso.


Sebbene l'abitudine italiana ci costringe a rinnegare i nostri successi e di portare in gloria il savoir-faire di altre nazioni, come la Germania, secondo Bloomberg, si presenta una situazione tutt'altro che negativa per il nostro SSN classificato 3°, dopo solo Singapore e Hong Kong.
La classifica, Most Efficient Health Care 2014, prende in considerazione unicamente paesi con almeno cinque milioni di abitanti, PIL pro capite sopra i 5.000 dollari e aspettativa di vita sopra i 70 anni, raccogliendo dati dalla World Bank, dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Organizzazione Mondiale della Sanità.
Basta incolpare i sistemi che non funzionano, molte delle cose italiane ci sono invidiate da tutto il mondo, il nostro sistema scolastico è uno dei migliori del mondo, il nostro sistema pensionistico non è affatto tra i peggiori, il nostro sistema sanitario è effettivamente uno dei migliori in Europa e nel mondo. 

Il problema è la mentalità del popolo e dei governanti. Tanto la scuola è gratis, quindi distruggo i banchi, o meglio non permetto l'accensione dei riscaldamenti, costringendo a seguire le lezioni con i cappotti; l' INPS è andata avanti anni perpetrando truffe o quantomeno una governance poco chiara, che sta scoppiando a causa di baby pensionati, false reversibilità e stipendi e buone uscite per i propri direttori; il sistema sanitario è oberato da spese inutili e sprechi, sia da parte delle amministrazioni, poco oculate o nei peggiori dei casi corrotte o implicate in caso di concussione, sia da parte degli utilizzatori che, seguendo varie mode in fatto di esami diagnostici, impallano gli ospedali e gli studi medici per sottoporsi ad esami costosi e in alcuni casi dannosi.

Passiamo a dare un'occhiata alla classifica, per tirare su l'italico orgoglio e spirito!

Fonte: The Most Efficient Health Care Systems In The World, The Huffington Post, online, 2013
La Francia viene all'8° posto, mentre il Regno Unito al 10°, la ligia Germania al 23°, Grecia al 24°, gli Stati Uniti al 44°.

Anche se questa classifica è molto favorevole nei confronti dell'Italia, non bisogna dimenticarsi che i professionisti sanitari sono prima di tutto pigri. Pigri è il termine corretto per quella categoria di persone che, seppure fondamentali nell'ordine di uno Stato avanzato, non è riuscita e non riesce ad attivare un processo di auto-regolazione e autopoiesi , cioè un sistema vivo e capace sistema di ridefinire continuamente se stesso, procedendo alla elaborazione di protocolli di appropriatezza, a sfoltire le numerose prestazioni inutili o obsolete; nè mai è riuscita o riesce a semplificare il sistema organizzativo nel timore di perdere funzioni e incarichi (Polillo R., C’era una volta la “buona” medicina: vecchi e nuovi paradigmi, 2016). Infatti, l'intera categoria si è prostrata alle limitazioni imposte da organi esterni, che sicuramente poco sanno del funzionamento corretto di una visita ambulatoriale o di un'operazione chirurgica. il ministero è andato a praticare tagli orizzontali, aspecifici e alla ceca, consegnando agli italiani un sistema rallentato e ai professionisti un sistema ormai non più centrato all'ars curandi ma alla medicina preventiva, cioè sono o no a rischio di denuncia?

Il taylorismo medico è continuato dilagante tra le corsie, i medici desiderano con tutto il cuore la procedura standard senza complicazioni, che con il minor numero di operazioni e il minor tempo possa risolversi (Polillo R., C’era una volta la “buona” medicina: vecchi e nuovi paradigmi, 2016). Credo che chiunque abbia usufruito del SSN si sia sentito solo un numero, una cavia stesa sul lettino. La depersonalizzazione del paziente è la causa primaria dell'inefficienza che tutti percepiscono. Il prossimo step della medicina sarà proprio tornare alle origini, curare la persona, e non debellare la malattia.

"È possibile che tra uno o due decenni i trattamenti non saranno più indirizzati solo alla malattia, ma anche al singolo paziente... Perché se sviluppiamo la medicina di precisione nel modo corretto, le possibilità di realizzare cure migliori sono praticamente infinite"
Barack Obama, Popular Science, 2016


Pioniere delle parole del presidente americano è stato senza dubbio Rudolf Steiner, fermo credente della concezione unitaria, razionale e inevitabile di fisiologia, patologia e terapia. Secondo Steiner, la malattia è il modo del corpo e dell'anima di rendere visibile e di spingere all'azione per cambiare la vita e risolvere quel nodo esistenziale che ci ha portato ad ammalarci. La tripartizione fisiologica deve risultare equilibrata, la prepotenza di un aspetto sull'altro porterà sicuramente alla malattia, al malessere, alla depressione.
Questo approccio, che pochi di voi conoscono veramente, può essere attaccata dal punto di vista dell'efficacia, al giorno d'oggi il vostro cervello non riesce ancora a credere alle frequenze omeopatiche, ma esulta della scoperta delle onde gravitazionali, urge esame di coscienza e di intelligenza!

Non basta più definire la malattia come "deviazione statistica dalla media" o come la mancanza di uno "stato di benessere psico-fisico", troppo vago e insoddisfacente per afferrare la concreta realtà della singola condizione patologica (http://www.rudolfsteiner.it/la_vita/medicina.php).
La malattia non è un evento anomalo che colpisce l'uomo dall'esterno, ma è sempre presente al suo interno. Ma bisogna capire che anche la guarigione non può venir indotta semplicemente dall'esterno, ma che è a sua volta una potenzialità intrinseca.
La salute è il risultato del raggiunto equilibrio fra le due forze polarmente contrapposte, sempre presenti all'interno dell'uomo: forze distruttive di malattia da un lato e forze costruttive di guarigione dall'altro lato. Per questo la salute va curata e mantenuta, conquistata passo passo, crescendo spiritualmente e umanamente. 


La pigrizia, l'intromissione statale o privata che dir si voglia, la focalizzazione sulla malattia hanno portato la medicina ad essere un mero strumento amministrativo, con pratiche burocratiche. Quando la classe politica e i professionisti sanitari capiranno che non è importante tanto creare un sistema a due velocità, come va tanto di moda parlare ultimamente, ma assestare e migliorare il sistema che già esiste. Puntare sull'umanità e sull'etica, piuttosto che sui divieti e penalizzazioni. Puntare sui giovani laureati, sperando che possano essere più aperti e più vogliosi di cambiare l'attuale stato delle cose.
Puntare sul buon senso delle persone, che per un una semplice otite arrivano a richiedere anche mezzo minacce esami e medicinali inutili, magari vi siete semplicemente stufati di stare a sentire il vostro partner.
Quindi consiglio a tutti di leggere Steiner, Scienza dello spirito e medicina, e di farvi un bel weekend!
Inoltre, vi consiglio caldamente di rimanere in salute o di adottare o farvi adottare da un dottore, primo requisito, sine qua non, competente.

Al prossimo incontro,
Eleonora








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