martedì 19 gennaio 2016

First things first....


Prendendo spunto dalla mia tesi e dal mondo che ho scoperto, questo blog parlerà sì di economia, ma della buona economia, o come mi piace chiamarla, euconomics, dal greco eu-, buono,bene, un'economia che accresce l'individuo e non solo il portfolio azionario di alcuni, seguendo e riadattando ad una società moderna e mai soddisfatta le idee del filosofo austriaco Rudolf Steiner.

In Italia, questo eclettico e visionario personaggio è conosciuto da pochi, forse pochissimi, ha rivoluzionato mille e uno aspetti della vita dell'uomo, dalla spiritualità al sistema scolastico, dalla medicina all'agricoltura, non dimenticando, attenzione, l'economia, la società e l'indole dell'uomo, sempre libera e mai piegata a diktat sociali o culturali.
Nel 1894, Steiner pubblica "Die Philosophie der Freihet", La Filosofia della Libertà, il manifesto della corrente filosofica da lui ideata, cullata e divulgata. Il fulcro dell'esistenza umana è quello di avere libertà di scelta a livello mentale, di pensiero e corporeo, esaltando la figura dell'uomo ad essere naturale e super-naturale, riprendendo le idee di Goethe. L'uomo è sì figlio della Natura e sottoposto alle sue leggi, ma grazie alle capacità di pensiero e di potere concettuale può immaginare e scavalcare i limiti imposti, elevandosi dalla sua natura più animale.

Seguendo i precetti di Goethe, grazie alla capacità elaborativa e di fantasia della mente umana, Steiner crede nell'immenso valore educativo delle fiabe, rileggendole ed analizzandole in chiave spiritualistica e svelando archetipi collettivi nascosti dietro principesse incantate, lupi cattivi e mele avvelenate. E per questo loro potere di veicolare messaggi che ho deciso di chiamare il blog:

The Star Money, o La Pioggia di Stelle, fiaba dei fratelli Grimm, racconta la storia di una bambina povera ma con un cuore così generoso da dare a persone in difficoltà tutto quello che lei possiede, dal pezzetto di pane alla sciarpa, ma sempre con lo spirito felice di donare agli altri. Per questa sua attitudine è ricompensata dal Cielo da una pioggia di stelle che  si trasforma in denaro.
Ora, eliminando dalla fiaba le connotazioni fanciullesche del c'era una volta e vissero per sempre felici e contenti, la storia di questa bambina ci indica come dobbiamo costruire la nostra società, mettendo a disposizione l'uno dell'altro i nostri talenti

I bisogni più materiali, che hanno portato all'era del consumismo, sono fini a se stessi, danno quel senso di soddisfazione fugace e stimolano in un loop infinito l'acquisto di beni che a noi fondamentalmente non servono. Le multinazionali spingono sempre di più verso questo genere di consumismo, decerebrato, uno zombie-shopping, entri in un negozio per una penna, esci che potresti aprire tu una cartolibreria con annesso reparto giocattoli. 
Nell'attuale economia vige il sistema del depauperamento economico del piccolo consumatore a vantaggio dei grandi produttori, per loro un' economia delle brame, come ha espresso bene il prof. Archiati, per noi un'economia della fame, dedita soltanto all'appagamento dei bisogni più elementari della piramide di Maslow. 


"Il denaro sta però facendo la fine della macchina: da strumento di benessere per l’uomo che dovrebbe essere ne diviene sempre di più il tiranno. 
Fa sorgere brama (di denaro): prima forma di tirannia.
Fa sorgere paura (di restare squattrinati): seconda forma di tirannia
Fa sorgere concorrenza (per i posti ben pagati): terza forma di tirannia
Fa sorgere sfruttamento (col vivere di eredità, per esempio): quarta forma di tirannia
Fa sorgere a livello mondiale la cosiddetta «globalizzazione» del potere e dello sfruttamento economico a vastissimo raggio (con l’egemonia spietata dell’Occidente): quinta forma, anzi quintessenza mondiale della tirannia."
P. Archiati, Economia e Vita, 2005

Questo circolo vizioso deve essere interrotto da persone coraggiose e che desiderano qualcosa in più dalla vita: trasformare il mondo a vantaggio di tutti. Questa trasformazione deve avere come basi i propri talenti e le conoscenze acquisite, le idee innovative e la pura fantasia, la nostra unicità deve mescolarsi alle altre unicità e creare qualcosa di buono.

Sia ben chiaro, non sto certo proclamando uno stato di anarchia né di far diventare il mondo un'enorme comune hippy.
Analizzando le trascrizioni delle conferenze tenute da Steiner, si capisce come il filosofo avesse architettato una triarticolazione sociale in grado di riorganizzare le sfere che regolano la vita degli uomini, economia, politica e cultura.
Ogni sfera è governata da un principio regolatore che garantisce il corretto funzionamento della vita :



  • la sfera culturale è retta dalla libertà, espressa al massimo della capacità dal pronome Io, l'attività principale è il pensiero, l'accrescimento personale, il miglioramento dei propri talenti;
  • la sfera politica predilige eguaglianza e correttezza, il Noi inteso come comunione e unione di persone che condividono la stessa terra e per questo hanno bisogno di limiti civili e comunemente accettati;
  • la sfera economica è l'espressione di fratellanza e collettività, l'Altro è al centro dell'interesse, Tu hai bisogno di un mio talento e dell'aiuto degli altri.
Sembra il luogo ideale, il sogno di ogni uomo rinascimentale. Quello che ci dice Steiner è semplice, basato, possiamo dire, anche sul buon senso, il rispetto, l'educazione e la solidarietà dovrebbero essere le prime cose insegnate ai bambini, eppure ci troviamo nel 2016 con casi allucinanti di crudeltà verso i nostri simili, verso il nostro pianeta e verso noi stessi.


Ecco, come primo post e punto di partenza mi sembra di aver delineato sia la rotta di questo blog sia la figura e il pensiero di Steiner sull'economia e la società, da qui inizierà questo viaggio nella comprensione della vita di tutti giorni. Partendo dal lato fiabesco ma allo stesso tempo carico di significato, ho deciso di analizzare da un lato il lascito di Steiner e dall'altro questo nostro mondo, cercando nel mio piccolo di dare spunti di riflessione e di incontro per migliorare noi stessi e dare una chance al futuro.

Spero di ritrovare x + n ( 1, 37) di nuovi appassionati :)

Al prossimo incontro,

Eleonora

Nessun commento:

Posta un commento